i sentieri

La ragnatela di percorsi, d’itinerari di collegamento e di trincee che solcano anche le nostre montagne, sono per lo più opere che, in occasione della Grande Guerra (1914-1918), sono state costruite dagli uomini delle due contrapposte fazioni, l’una contro l’altra schierate, nel palcoscenico delle nostre vallate.
Per quello che rivelano della storia, nonché per le immagini di guerra e di sofferenza che evocano, rappresentano una ricchezza culturale da custodire con cura. Oltre a ciò, sono strumenti che agevolano la percorrenza e la conoscenza delle montagne che ci circondano e pertanto servono alla causa dell’alpinismo. Tuttavia i sentieri non si conservano spontaneamente; sono soggetti nel tempo alla legge del naturale degrado. E proprio per questo motivo la nostra sezione da decenni si dedica a valorizzare questo patrimonio con lavori di ripristino, di decespugliamento, di segnaletica e di tabellazione. Del resto questo è l’unico sistema che potrà permettere ai posteri di accettarli come eredità gradita ed apprezzabile.
L’entrata a far parte della Commissione Giulio Carnica Sentieri, verso la metà degli anni ottanta, segna, in questo settore, l’intensificazione dell’operosità, consolidando una tradizione ben in evidenza dagli anni sessanta. La Commissione è rappresentativa di tutte le sezioni della Regione e come tale, da un lato coordina ed ottimizza nel territorio i loro interventi, dall’altro svolge un ruolo d’interlocutrice (per conto della Delegazione Regionale del CAI) dapprima con l’Ente Regione poi con le Comunità Montane competenti per territorio, sia per la stesura dei piani annuali d’intervento che per la gestione dei relativi contributi.
I vari soci (Luciano Lodolo, Fausto Buzzi, Daniele Baron, Mario Casagrande, Giuseppe Vuerich) che si sono avvicendati a rappresentare la sezione all’interno di detta Commissione, hanno curato in loco l’attività sentieristica, assolvendo con solerzia e diligenza un impegno che va riconosciuto sì gravoso ma al contempo gratificante, sia per le apprezzabili realizzazioni effettuate, come pure per i preziosi contributi pubblici che di conseguenza vengono assicurati alle casse della Sezione.
Per dare un’idea realistica del volume e delle ore di lavoro occorsi, ecco l’elenco di alcuni sentieri - di norma lunghi vari chilometri - che sono stati oggetto di lavori di manutenzione, da parte dei volontari intervenuti numerosi e a titolo rigorosamente gratuito.
Merita evidenziare anche che, vista la nostra posizione geografica di confine e sensibili più che mai anche al turismo di frontiera, dalla fine degli anni 80 abbiamo collaborato con gli albergatori del Nassfeld, per dotare i sentieri di comune interesse con tabelle bilingui (quanto la diversa denominazione toponomastica lo prevede) oltre che sul versante italiano anche su quell’austriaco.




Mappa 430

Sentiero 430

Sintesi percorso: Aupa - Gravon di Gleriis - Forcella della Pecora

Gruppo montuoso: Gruppo del Gleriis (Sette Picche); Alpi Carniche

Punto di partenza (località e quota): Aupa q. 900 m

Punto di arrivo (località e quota): Forc. Della Pecora q. 1827 m

Dislivello in salita: 927 m

Lunghezza: 8 Km

Descrizione del percorso

In località Aupa, oltrepassato il ponte sul rio Glazzat, si lascia la S.P. 112 Pontebba-Moggio, si percorre la strada (asfaltata) che porta lungo il Vallone del Gleriis alle gallerie SNAM, dopo il 2° tornante si parcheggia l'auto su uno spiazzo sulla sinistra (q. 1200 m), si ritorna indietro per circa 100 m e a monte della strada, superato il muretto, inizia il sentiero (tabella). In sentiero si sale all'interno del bosco di faggio, dopo un primo tratto ripido il percorso cala di pendenza fino ad arrivare al bivio con il sentiero che prosegue per Forc. della Vacca (q. 1430 m). Si prosegue verso sinistra su sentiero ghiaioso misto a tratti di prato fino all'inizio del canalone tra la cima della Pecora e del Muini, qui la pendenza si fa sostenuta e tra ghiaioni e rocciette si giunge in cima alla Forc. della Pecora (bivio sent. 425, q. 1827 m). Da qui dipartono le vie per le Cime della Pecora - del Muini - di Mezzo e Cima Alta di Gleriis. In forc. sulla destra, incassato nella roccia, un crocifisso in memoria dei caduti della guerra 1939-1945. Dalla SP. 112 al parcheggio (in macchina) min. 10, dall'inizio sentiero al bivio Forc. Della Vacca min. 50, alla Forc. Della Pecora ore 2.00.

Mappa 432

Sentiero 432

Sintesi percorso: Val Pontebbana - Conca di Pricot - Sella Aip

Gruppo montuoso: M. Cavallo; Alpi Carniche

Punto di partenza (località e quota): Studena Bassa q. 660 m

Punto di arrivo (località e quota): Sella Aip q. 1942 m.

Dislivello in salita: 1335 m

Lunghezza: 17 Km

Punti di appoggio (rifugi, bivacchi, casere, agriturismo): Bivacco Lomasti

Descrizione del percorso

In località piana di San Marco a 5 Km da Pontebba, sulla strada che porta a Cason di Lanza-Paularo (possibilità di parcheggio sui lati della strada), alla nostra destra si notano delle ghiaie e l'inizio di una stradina sterrata che sale obliqua verso destra, (tabella) in 10 minuti si giunge ad una baita con uno spiazzo erboso, lo si attraversa e dal lato opposto si continua su un evidente sentiero che con altri 15 minuti ci porta ad incrociare la strada sterrata che sale dalla Val Pontebbana. Proseguendo, in breve tempo, si giunge in Conca Pricot (bivio sent. 433-A q.1125 m), si prosegue sempre su strada sterrata tra bosco di faggio e abeti, si giunge in Sella Pricotic (q.1350m), si prosegue sulla destra (tabella), sul sentiero ci si innalza e poi, verso sinistra, si attraversano tratti di bosco intervallati da tratti di prati e rocce, fino a raggiungere all'inizio del canalone che divide il M. Cavallo dalla Creta di Precotic. Si sale il primo tratto tra i mughi e poi tra i massi e le rocciette si raggiunge la Sella Forcje dai Calps (q.1994 m). Da qui si scende alla Sella di Aip (q. 1942 m) e in 10 minuti al bivacco Lomasti (q. 1900 m). Da qui partono varie vie per la Creta di Aip, il Monte Cavallo e vari sentieri che portano a Cason di Lanza e a Passo Pramollo.

Si consiglia di predisporre una seconda auto per il rientro, a Cason di Lanza, alla malga Caserutte oppure alla malga Rudinig (Austria)

Particolarità (flogistiche, faunistiche, geologiche, storiche):

Flora e fauna tipica alpina, in zona Conca di Pricot resti di una vecchia miniera non sfruttata.

Mappa 433

Sentiero 433

Sintesi percorso: Ex Caserma G. di F. - Sella Pridola - Panegouz - Val Rio Bombaso

Gruppo montuoso: M. Cavallo, M. Malvuerich; Alpi Carniche

Punto di partenza (località e quota): Ex Caserma G. di Finanza q. 1460 m

Punto di arrivo (località e quota): Val Rio Bombaso q. 1020 m

Dislivello in salita: 624 m

Lunghezza: 7 Km

Descrizione del percorso

Dal parcheggio della caserma G. di F. (q. 1460 m) ci si immette sulla strada che porta alla baita Winkel (q. 1500 m) che si raggiunge in 15 min, oltrepassato il ponticello sul rio Winkel si svolta a sinistra prendendo il sentiero che porta alla Sella Pridola (q. 1644 m). Si prosegue a sinistra abbassandosi per circa 30 m. su mulattiera, che poi continua con leggera pendenza, a tratti scavata nella roccia, oltrepassate due piccole gallerie e un ponticello su comodo sentiero si giunge a Panegouz (bivio sent. 433/A, q. 1550 m). Proseguendo diritti ci si addentra nel bosco di faggi e abeti, con vari tornanti si scende un primo tratto ripido, proseguendo poi su pendenza meno sostenuta si arriva sulla S.P. 110 Pontebba-Pramollo (q. 1020 m)

E' necessaria una seconda auto per raggiungere il punto di partenza.

Dal parcheggio G. di F. alla baita Winkel min.15, alla Sella Pridola ore 0.45, al bivio sent. 433/A ore 1.15, alla S.P. 110 Pontebba-Pramollo ore 2.45

Particolarità (flogistiche, faunistiche, geologiche, storiche):

Si possono notare i resti di opere militari risalenti alle due guerre mondiali a Sella Pridola e percorrendo la mulattiera fino al Rio Bombaso. Nei dintorni si possono vedere camosci e uccelli rapaci.

Mappa 433-A

Sentiero 433-A

Sintesi percorso: Conca di Pricot sent. 432 - bivio sent. 433 in località Panegouz

Gruppo montuoso: M. Cavallo, M. Malvuerich; Alpi Carniche

Punto di partenza (località e quota): Conca di Pricot q. 1125 m

Punto di arrivo (località e quota): bivio sent. 433 Panegouz q. 1550 m.

Dislivello in salita: 425 m

Lunghezza: 3 Km

Descrizione del percorso

Dalla strada (Conca di Pricot) si attraversa su ponticello il Rio Pricot e per strada trattorabile si giunge a due baite. Si prosegue su prato pascolivo fino ad addentrarsi nel bosco di faggio e abeti. Si continua a salire su pendenza variabile ma non ripida, fino a sbucare sui prati della ex C.ra di Panegouz (q. 1530 m, baita cacciatori chiusa) e su sentiero pianeggiante si arriva al bivio con il sent. 433 (q. 1550 m).

Dal bivio sent. 432 Conca di Pricot alla ex C.ra Panegouz ore 1.10, dalla C.ra al bivio sent. 433 min. 10.

Particolarità (flogistiche, faunistiche, geologiche, storiche):

Vi si trovano caprioli, camosci e vari uccelli rapaci.

Sentiero 439

Mappa 439

Sintesi percorso: Passo Cason di Lanza - Val Dolce - Sella di Aip

Gruppo montuoso: Creta di Aip, M. Cavallo; Alpi Carniche

Punto di partenza (località e quota): P.so Cason di Lanza q. 1552 m

Punto di arrivo (località e quota):Sella di Aip q. 1942 m

Dislivello in salita: 390 m

Lunghezza:5 Km

Punti di appoggio (rifugi, bivacchi, casere, agriturismo): Agriturismo Cason di Lanza, Biv. Lomasti

Descrizione del percorso

Dal P.so Cason di Lanza (q. 1552 m) si percorre per un tratto la strada forestale per C.ra di Aip. Dopo 1 Km circa si svolta a destra, per prati e boschi si giunge a C.ra Val Dolce (q. 1703 m), proseguendo per la strada fino ad un rio sulla sinistra (Km 2.5, tabella, q. 1753 m). Si sale un tratto ripido, poi per sentiero quasi pianeggiante si guadagnano i ghiaioni della Creta di Aip dove il sentiero sale ripido fino al biv. Sent. 403. Si prosegue in lieve pendenza fino alla sella di Aip (q. 1942 m).

Dal Passo Cason di Lanza a C.ra Val Dolce ore 0.30, alla sella di Aip ore 1.45.

Mappa 440

Sentiero 440

Sintesi percorso: Caserute - Valle di Aip - Sella di Aip

Gruppo montuoso: Creta di Aip, M. Cavallo; Alpi Carniche

Punto di partenza (località e quota): Caserute q. 1419 m

Punto di arrivo (località e quota): Sella di Aip q. 1942 m

Dislivello in salita: 523 m

Lunghezza: 6,5 Km

Punti di appoggio (rifugi, bivacchi, casere, agriturismo): Agriturismo Cason di Lanza, Biv. Lomasti

Descrizione del percorso

Sulla rotabile Pontebba-Cason di Lanza si giunge a C.ra Caserute (Km 14 da Pontebba, q. 1419 m, parcheggio). A monte della strada diparte il sentiero (tabella) che sale sui prati proseguendo poi su bosco di abete e faggio, fino a raggiungere un tratto attrezzato (Schialute). Dopo lo scalinamento si scende lievemente alla Busate (q. 1671 m) e su prati si giunge a C.ra di Aip (q. 1700 m). Si prosegue svoltando a destra lungo la valle di Aip e superando l'ultimo tratto ripido si arriva al bivacco Lomasti (q. 1900 m) e quindi in Sella di Aip (q. 1942 m).

A Sella di Aip possibilità di combinazione con i sent. 439 e 432. oltre le salite al M. Cavallo-Creta di Aip per le varie vie. 

Da Caserute a C.ra di Aip ore 1.00, alla Sella di Aip ore 2.00

Mappa 453

Sentiero 453

Sintesi percorso: Sella Cereschiatis - Quel des Jerbis - Crete dal Cronz

Gruppo montuoso: Alpi Carniche

Punto di partenza (località e quota): Sella Cereschiatis q. 1066 m

Punto di arrivo (località e quota): Crete dal Cronz q. 1664 m

Dislivello in salita: 598 m

Lunghezza: 3,5 Km

Punti di appoggio (rifugi, bivacchi, casere, agriturismo): C.ra Glazzat Alta a min. 40 dal Quel des Jerbis (sent. 434)

Descrizione del percorso

Dal parcheggio in Sella Cereschiatis (S.P. 112, q. 1066 m) si svolta a destra sulla strada che porta alle malghe Glazzat Bassa e Alta, dopo cento metri si lascia la strada, a sinistra (tabella), inizia il sentiero. Si sale all'interno di un bosco di faggio e abete su mulattiera di guerra, fino ad attraversare un tratto di ghiaione, poi si continua a salire sempre su sentiero tra faggi e abeti fino a raggiungere il Quel des Jerbis (q. 1537 m). Tenendosi a sinistra nel senso di marcia (tabelle) si prosegue su sentiero tra faggieti e poi tra mughi fino alla Cima della Crete dal Cronz (q. 1664 m). Scendendo dalla Cima Quel des Jerbis, proseguendo diritti si raggiunge il sent. 434 e in 40 min. C.ra Glazzat Alta (agriturismo).

Dal parcheggio a inizio sentiero min. 10, al Quel des Jerbis ore 1.00, alla Cima Crete dal Cronz ore 1.50.

Mappa 523

Sentiero 523

Sintesi percorso: San Leopoldo - M. Cit - M. Cit di Dentro

Gruppo montuoso: Gruppo M.Scinauz; Alpi Carniche Orientali

Punto di partenza (località e quota): San Leopoldo q. 607 m

Punto di arrivo (località e quota): M. Cit di Dentro q. 1530 m

Dislivello in salita: 923 m

Lunghezza: 3,5 Km

Descrizione del percorso

Da S. Leopoldo (q. 607 m) per strada bianca che separa l'ex ferrovia dalla bastionata dell'autostrada, la si oltrepassa al di sotto dei viadotti, si sale a sinistra un irto colatoio per un breve pendio prativo. Prima per bosco e poi sul tratto roccioso, con fondo ben conservato e marcato, zigzagando fra golette e costoni sovrastanti la destra orografica del rio Scinauz si obliqua per una pineta più a sinistra e, serpeggiando, fino ad una marcata rampa da percorrere verso ovest. Il superamento di una forcelletta permette di sormontare in dente roccioso. Si prosegue per un ampio pendio erboso, inizialmente verso destra, fino a raggiungere la cresta del monte. In pratica la si percorre tutta: ampiamente panoramica e, a tratti, marcatamente aerea. Alla sommità di un cono prativo si traversa verso nord, all'inizio sulle ghiaie di un dirupo franoso e poi per bosco fino a ripiegare nuovamente verso la cresta (q. 1205 m). Per ampie faggete frammiste a pini, si giunge infine all'alberata sommità del Monte Cit (q. 1416 m). Dalla cima l'itinerario ripiega in direzione nord, perdendo quota fino ad una depressione con sbocchi panoramici, a sinistra, sul sottostante Rio degli Uccelli. Da qui riprende a risalire fino alla conca selvosa (q. 1530 m) sotto il M. Cit di dentro. Oltre questo punto, il sentiero è dismesso in quanto richiede interventi straordinari non indifferenti; saranno comunque realizzati in quota, appena possibile, dei percorsi sui numerosi resti bellici (Austroungarici) della Grande Guerra.

Da San Leopoldo al Monte Cit ore 2.30, dal Monte Cit al Monte Cit di Dentro ore 1.00

Particolarità (flogistiche, faunistiche, geologiche, storiche):

Evidenti opere e postazioni militari, uno degli itinerari che lì costituivano una fitta rete di comunicazioni. In una zona estremamente selvaggia e quasi incontaminata per la scarsa antropizzazione, ora perfino ulteriormente limitata.

Mappa 501A

Sentiero 501-A

Sintesi percorso: Strada per Pramollo q. 900 - bivio sent. 501 località prati Scalzer

Gruppo montuoso: M. Brizzia, M. Bruca; Alpi Carniche

Punto di partenza (località e quota): Strada per Pramollo q. 900 m

Dislivello in salita: 341 m

Lunghezza: 3 Km

Descrizione del percorso

Da Pontebba si percorre la S.P. 110 per Pramollo, dopo la seconda galleria e prima del nuovo ponte in ferro sul Rio Bombaso (q. 900 m) a sinistra si imbocca il sentiero (tabella), si scende fino a costeggiare il Rio Bombaso. Si passa sotto il ponte e si sale su scaletta e catena in ferro il piccolo costone di roccia (mt. 15 circa), si prosegue su mulattiera di guerra ricavata a tratti nella roccia e costeggiando il Rio Bombaso, dopo aver attraversato due ruscelli (uno attrezzato), ci si addentra nel bosco misto di faggi, abeti e pini. Il sentiero prosegue con vari tornanti a salire il ripido costone fino a giungere ai prati Scalzer sul bivio con sent. 501 (q. 1241 m).

Da q. 900 m strada per Pramollo al bivio sent. 501 (prati Scalzer) ore 1.20

Particolarità (flogistiche, faunistiche, geologiche, storiche):

In prossimità dei prati Scalzer appena pochi metri sopra il sentiero si trova un piccolo cimitero con sei croci e una targa a ricordo dei soldati austriaci caduti durante la guerra 1915/18

Sentiero 601

Mappa 601

Sintesi percorso: Pietratagliata–Ricovero Jeluz–M.ga Bieliga-Strada comunale Val Dogna

Gruppo montuoso: M. Schenone, Jof di Dogna; Alpi Giulie

Punto di partenza (località e quota): Località Buric q. 520 m

Punto di arrivo (località e quota):Strada comunale Val Dogna (Val Dogna) q. 920 m

Dislivello in salita: 1326 m

Lunghezza:20 Km

Punti di appoggio (rifugi, bivacchi, casere, agriturismo): Ricovero Jeluz - M.ga Bieliga

Carta Tabacco: 018 Alpi Carniche Orientali Canal del Ferro

Descrizione del percorso

Dalla Strada Statale n. 13 attraversando il nuovo ponte sul Fella che porta a Pietratagliata, si prende la strada che svolta a sinistra subito dopo il ponte stesso per la località Buric dove si parcheggia (quota 520 m). Superate alcune case, si prosegue su strada trattorabile costeggiando il Rio Buric. Dopo circa 500 metri si attraversa il rio dove troviamo il sentiero (tabella quota 600 m). Si sale su prati e bosco, con tratti ripidi e con tratti con pendenze meno accentuate anche grazie ad ampi tornanti, fino a raggiungere l'ex bivio con sentiero n. 601-A, ora dismesso, che saliva da Pontebba (quota 1150 m). Si prosegue con pendenza lieve fino a un vasto pianoro (Località Cusinis) presso il Monte Veneziana (quota 1287 m). Sempre su sentiero ora in un bosco misto, si raggiunge la strada forestale Poccet-Bieliga e quindi il Ricovero Jeluz (quota 1515 m). Il sentiero prosegue su prati per la Sella Monte Piccolo (quota 1720 m) e poi attraverso un ghiaione, raggiunge Forcella Clap di Jovel (quota 1846 m). Si prosegue ora in discesa su mulattiera tra mughi, tratti di roccia e faggeta fino al bivio sentiero n. 601-A (quota 1506 m) da in qui si può vedere la M.ga Bieliga che si raggiunge. Ora per breve tratto di strada cementata in leggera discesa si arriva al bivio con il sent. 649 B.A.G. Ora sulla destra in leggera discesa il 601 prosegue su bosco misto con a tratti un’ evidente mulattiera, che con varie serpentine in breve tempo ci porta alla strada comunale dell Val Dogna (quota 920 m.)

Dettaglio tempi di percorrenza:

  • Località Buric – Bivio sentiero n. 601: 2h
  • Bivio sentiero n. 601 – Ricovero Jeluz: 1h 30min
  • RicoveroJeluz–ForcellaClapdiJovel: 1h 15min
  • Forcella Clap di Jovel – Bivio sentiero n. 603: 1h 45min
  • Bivio sentiero n. 601-A – M.ga Bieliga-Biviostrada comunale della Val Dogna : 1h
La parte del sentiero che da quota 1506 e scende a Chiout di Dogna non viene abbandonata, ma diventa 601-A mantenendo l’itinerario in essere.
Mappa 603

Sentiero 603

Sintesi percorso: Bagni di Lusnizza - Sella Bieliga - Val Dogna biv. sent. 601

Gruppo montuoso: Alpi Giulie

Punto di partenza (località e quota): Bagni di Lusnizza q. 635 m

Punto di arrivo (località e quota): Bivio sent. 601, rotabile per Chiout di Dogna q. 1351 m

Dislivello in salita: 844 m

Lunghezza: 8 Km

Descrizione del percorso

Da Bagni di Lusnizza si percorre la strada per il Museo "La Foresta" e oltre l'autostrada 23 (parcheggio q. 680 m) su strada trattorabile si sale con ampi tornanti nel bosco di faggi e abeti, si oltrepassa prati Poz. (q. 1030 m). Prima proseguendo per strada poi su comodo sentiero si giunge alla strada forestale per M.ga Berda (q. 1489 m), svoltando a destra si segue la strada fino Sella Bieliga bivio sent. 602 (q. 1479 m) sempre su strada si scende verso M.ga Bieliga (a 500 m dal sentiero), fino al bivio sent. 601, rotabile per Chiout di Dogna (q. 1351 m).

A Sella di Aip possibilità di combinazione con i sent. 439 e 432. oltre le salite al M. Cavallo-Creta di Aip per le varie vie. 

Dal parcheggio in prossimità del Museo "La Foresta" alla S.la Bieliga ore 2.45, al bivio sent. 601 ore 3.15.

Particolarità (flogistiche, faunistiche, geologiche, storiche):

A S.la Bieliga si possono vedere delle opere militari, la fauna è ben rappresentata da camosci e cervi.

Mappa 605

Sentiero 605

Sintesi percorso: Malborghetto - Forchia Cjanalot - Val Dogna

Gruppo montuoso: M. Due Pizzi, M. Piper; Alpi Giulie

Punto di partenza (località e quota): Malborghetto q. 710 m

Punto di arrivo (località e quota): Plan dei Spadovai, Val Dogna q. 1075 m

Dislivello in salita: 1120 m

Lunghezza: 8 Km

Punti di appoggio (rifugi, bivacchi, casere, agriturismo): Ric. Bernardinis.

Descrizione del percorso

Dalla piazzetta dell'albergo Aquila Nera a sinistra si prende la stradina che porta al sottopasso della S.S. 13 Pontebbana, poi su di un ponticello si oltrepassa il fiume Fella e si prosegue oltre il viadotto dell'autostrada fino a un parcheggio (q. 770 m). Si prosegue su strada trattorabile entro bosco di faggi e abeti fino a q. 1100 m, dopo di che si il sentiero diventa un po' più ripido fino ad oltrepassare il rio Palug, si continua a salire su sentiero ghiaioso tra mughi fino a giungere la Forchje Cjanalot (q. 1830 m). Da qui si scende per il primo tratto su ghiaione poi entro bosco di faggio si oltrepassa rio Chjanalot e su mulattiera si giunge fino a Plan dei Spadovai (q. 1075 m). A Forchje Cjanalot proseguendo a destra (sent. 649) in 20 min. si giunge al ric. Bernardinis (q. 1907 m).

A Sella di Aip possibilità di combinazione con i sent. 439 e 432. oltre le salite al M. Cavallo-Creta di Aip per le varie vie. 

Per il rientro si consiglia di predisporre una seconda autovettura a Plan dei Spladovai.

Dal parcheggio alla Forchje di Cjanalot ore 3.00, a Plan dei Spadovai ore 4.15.

Particolarità (flogistiche, faunistiche, geologiche, storiche):

Sulla Forchje di Cjanalot e scendendo verso Plan dei Spadovai si notano numerose opere militari risalenti alle due guerre mondiali. Si possono osservare camosci, uccelli rapaci ed altri volatili.